
Punto di metà stagione con Simone Bordogna. “Comunale fondamentale nella seconda parte di stagione”
da L'Informatore (Edizione N°50, 12 dicembre 2025)
Riccardo Vassalli) La pausa invernale è sempre il momento giusto per fermarsi, respirare e guardarsi allo specchio. In termini di classifica, il Mendrisio sa che può dare di più alla Prima Lega. Anzi, i biancorossoneri vogliono dare di più nella seconda parte di stagione. Il punto di metà stagione lo facciamo con Simone Bordogna, doppia anima del FC Mendrisio tra l’incarico da vice-allenatore e responsabile dell’Area sportiva del settore giovanile, che ha saputo togliersi delle belle soddisfazioni nella prima parte di stagione.
Qual è la tua fotografia dell’andata della prima squadra?
“Credo che la classifica sia giusta. Abbiamo sempre offerto buone prestazioni, anche quando siamo tornati a casa senza punti. E questo deve farci arrabbiare: in un campionato equilibrato come la Prima Lega sono i dettagli a fare la differenza. Come staff dobbiamo essere ancora più attenti, scrupolosi, quasi maniacali: solo così possiamo mettere i giocatori nelle condizioni ideali per dare tutto il sabato”.
Nella seconda parte, il fattore Comunale sarà ancora più importante…
“Assolutamente sì. Nelle ultime partite il peso delle trasferte si è fatto sentire soprattutto a livello mentale. Il nostro stadio e i nostri tifosi sono qualcosa che nessun’altra squadra della categoria può vantare: ci sono mancati tantissimo. Nel girone di ritorno saranno fondamentali per darci quella spinta in più e fare molto meglio di quanto fatto finora”.
Settore giovanile: come giudichi la prima parte di stagione?
“Siamo soddisfatti. Stiamo cercando di strutturare un Settore Giovanile professionale senza perdere di vista l’aspetto sociale. È un equilibrio complesso, ma possibile. E persone come Silvano Gaffuri, Alessandro Magnoni e Alessia Piccolo sono fondamentali: mi danno una mano enorme nella gestione quotidiana. Siamo un vero team di lavoro, guidato da Daniele Pepi, che alza sempre l’asticella”.
Il ritorno degli Allievi C in Youth League: era uno degli obiettivi principali?
“Sì, assolutamente. La vittoria del campionato C1 era il primo traguardo che mi ero posto al mio arrivo nel luglio 2024. Oggi possiamo vantare tre squadre in Youth League: noi e il Rapid Lugano siamo gli unici. Questo significa creare continuità, dare un percorso chiaro ai ragazzi, dai più piccoli del Calcio di Base fino agli Allievi A”.
Gli Allievi A hanno accarezzato il titolo autunnale in Youth League. Ci si riprova in primavera?
“Gli A sono andati oltre ogni aspettativa. Con una rosa quasi tutta sotto età sono arrivati a giocarsi il titolo. Manzo e Caserta sono due persone splendide e due allenatori eccellenti: li ho portati con me da Rancate e stanno facendo un lavoro enorme. Dire che non puntiamo a vincere sarebbe una bugia: nel calcio è bello vincere e festeggiare. Ma se devo scegliere, tra Campionato e Coppa Ticino, dico Coppa Ticino. Ha qualcosa di speciale…”.
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