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Fino all’ultimo respiro

SIAMO SALVI

17 maggio 2025. Una data che scriviamo perché, in un modo o nell’altro, figurerà nei libri di storia del Mendrisio.

da Calcio Ticinese (Riccardo Vassalli)

Ma questa sarà musica del futuro. Il presente dice che il Mendrisio è salvo e manterrà il suo posto in Prima Lega. Un esito che sembrava scontato a inizio stagione, ma è diventato incerto col passare delle giornate.
E allora, durante la tempesta, l’obiettivo numero uno è diventato “soltanto” la salvezza. Nemmeno quella, a un certo punto, sembrava così vicina: i biancorossoneri erano sprofondati a -8 dalla riga. Servivano nervi saldi e i migliori marinai. Ed eccoli qui.
La squadra di Stefani ha saputo prendere di petto le difficoltà, guardarsi allo specchio – mai scontato nel calcio – come atto di responsabilità e capire che poteva essere fatto di più. Detto, fatto.
Ha trovato energie e risorse quando anche i più fedelissimi dubitavano: sei vittorie e due pareggi nel ritorno per gridare forte che i conti si fanno, sempre, alla fine. Ha riscoperto quanto è bello essere momò e rendere felice il Comunale. 
Ha ragione il mai domo Kabamba: si è fatto un mezzo miracolo. E non perché le premesse iniziali erano altre, va fatto passare in secondo piano. Il Mendrisio resta in Prima Lega. E non ci resta per caso. Ci resta perché ha scelto di lottare, di rialzarsi, di crederci fino in fondo. Ci resta perché ha capito, strada facendo, che non basta indossare una maglia gloriosa se non sai convivere con la responsabilità di indossarla. Il mezzo miracolo è compiuto. E il Comunale, finalmente, può tornare a sorridere.

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